San Marino, 03 Giugno 2020

Eccellentissimi Capitani Reggenti,

è per me un onore e una grande emozione essere qui oggi.

Il lavoro di revisione della sentieristica sammarinese, di cui il Cammino del Titano è solo una parte, è stato impegnativo e ricco di grandi soddisfazioni, ma non sarebbe mai stato possibile senza la collaborazione tra istituzioni, privati e uffici pubblici.

Ringrazio tutte le persone che, dal 2016, si sono adoperate per portare il progetto all’attenzione delle istituzioni, l’ex segretario Augusto Michelotti, e il suo staff, che hanno creduto in me mi hanno affidato l’onere e l’onore di questo lavoro, i segretari di Stato Federico Pedini Amati e Stefano Canti, e i loro staff di segreteria e dipartimento, per aver portato avanti l’iniziativa, cogliendone l’importanza e le potenzialità. Un grazie inoltre va all’ufficio gestione risorse agricole ambientali e a tutti gli uffici pubblici intervenuti per la grande professionalità messa in campo, e ad ASA S.p.a. per la passione e la responsabilità prestata da tutti i soci e i dipendenti con cui ho avuto il piacere di collaborare.

Il lavoro svolto sulla sentieristica porta l’attenzione al patrimonio paesaggistico e naturalistico della nostra Repubblica che, unito all’enorme ricchezza storico-culturale, determina un ampliamento della proposta turistica nazionale, dando risalto all’intero territorio, arricchendo l’offerta del centro storico. Dalla realizzazione di questo progetto scaturisce inevitabilmente anche una maggiore conoscenza e consapevolezza dei cittadini rispetto alla bellezza del nostro territorio e alla sua tutela. Il primo passo per preservare casa nostra è conoscere e amare il territorio in cui si vive. Percorrerlo a piedi aiuta ad amarne anche gli aspetti meno conosciuti. Il progetto degli itinerari escursionistici passa ora in mano a tutti i cittadini: è di tutti e da tutti va custodito come bene comune.

Vorrei rivolgere un pensiero anche a coloro che negli anni passati si sono presi cura dei sentieri sammarinesi e, spesso in forma di volontariato, ne hanno garantita la percorribilità. So che continueranno a tutelare questo patrimonio anche in futuro e per questo li ringrazio di cuore.

Per concludere, quella di oggi è una tappa, non un punto di arrivo. La natura fa costantemente il suo corso, con l’avvicendarsi delle stagioni e la rinascita della vegetazione. In soli pochi mesi di incuria, l’intero lavoro potrebbe venire compromesso nella sua fruizione, sia per i cittadini che per i turisti. È pertanto fondamentale, per garantire le caratteristiche e la completezza dell’intero progetto, senza rischiare azioni frammentarie e la perdita di una visione d’insieme, mettere in atto una strategia di manutenzione pubblica e coordinata, affinché le risorse spese possano continuare a dare i loro frutti anche in futuro.

In questo momento di grande difficoltà per l’emergenza sanitaria, sono convinto che tutto ciò possa essere ancora più di aiuto.

Grazie

Andrea Severi